La Sezione di Agrigento è stata costituita nel 1976 per iniziativa di un gruppo di genitori di persone disabili e di cittadini sensibili ai problemi degli spastici.
Nel 1977 comincia ad operare un centro ambulatoriale di riabilitazione per persone cerebrolese, motulese e con disabilità psico-fisiche.
In tutto questo tempo, i nostri sforzi si sono rivolti all’applicazione delle tecniche riabilitative che venivano elaborate in campo nazionale ed internazionale, ma col passare del tempo si è fatto sempre più chiaro il bisogno di una visione globale dei problemi che investono le persone portatrici di handicap.
Da allora molto è stato fatto sia in termini legislativi che amministrativi.
Oggi, la Sezione di Agrigento è un’associazione di persone che contribuiscono attivamente alla soluzione di urgenti e pressanti problemi nell’ambito generale dell’handicap.
E’ stato creato e di anno in anno ampliato un centro medico ambulatoriale nel quale vengono fornite (in convenzione con l’ASP) cure mediche e riabilitative.
Il servizio riabilitativo è inteso in senso pluridisciplinare: fisioterapico, neuromotorio, psicomotorio, logoterapeutico, occupazionale ecc.
La Sezione di Agrigento ha realizzato un Centro Socio Riabilitativo che ha come obiettivo, oltre la neuroriabilitazione, l’acquisizione di abilità sociali attraverso attività occupazionali differenziate (maglieria, pittura su vetro, su stoffa etc.).
Gli ambienti residenziali ripropongono quelli familiari.
Ogni gruppo vive o trascorre la giornata in locali arredati come un appartamento: un soggiorno arredato con divani, televisore e radio, dove i giovani vivono e svolgono il loro iter riabilitativo quotidiano, una camera con due letti, con mobili confortevoli, tende etc, una cucina attrezzata (i pasti sono forniti da una ditta specializzata) utilizzata dagli ospiti per cucinare, nell’ambito di un programma di attività occupazionali, una sala per conferenze, cineforum, educazione musicale, aperta alla città per favorire l’integrazione.
La Sezione di Agrigento ha organizzato per le persone con disabilità gravi un servizio di neuroriabilitazione presso il domicilio.
La riabilitazione domiciliare alla persona va considerata non solo come rafforzativo dello status quo (aiutare i genitori, i familiari, stare meglio a casa), ma come un servizio di cura alla persona che stimoli un cambiamento reale.
E’ fondamentale che l’équipe multidisciplinare stili dei progetti riabilitativi e di autonomia, individuando gli obiettivi prioritari per i soggetti che devono o vogliono vivere soli, nonostante la loro condizione di salute.
Si cerca di instaurare nuove relazioni tra disabili e società, in quanto il disabile deve essere percepito come cittadino e non come malato.
La Sezione ha sempre lavorato per integrare le persone disabili nelle comunità di appartenenza, abbiamo operato nel quotidiano per far capire a tutti che il disabile
non va solo conosciuto nei suoi bisogni, quanto e soprattutto riconosciuto nel suo valore di soggetto unico e irripetibile.
Il nostro Ente, sempre attento ai bisogni delle persone portatrici di handicap, considerate le numerose richieste dei genitori di Palma di Montechiaro (AG), riuniti nell’Associazione A.FA.DI. ONLUS, di un servizio riabilitativo in regime extramurale presso i locali siti in Via Togliatti n. 2, ha realizzato detto servizio fin dal mese di Aprile 2010 per dieci prestazioni pro-die.
In atto il centro è convenzionato per 95 trattamenti ambulatoriali, 35 prestazioni domiciliari, 10 extramurali e 10 assistiti nel centro diurno.
Oggi, i nostri servizi riabilitativi accolgono circa 300 persone disabili.
La nostra Associazione ha contribuito fattivamente ad una crescita culturale ed organizzativa della nostra provincia per l’attività svolta in ambito sanitario, scolastico e socio-assistenziale.
Si cerca di instaurare nuove relazioni tra disabili e società, in quanto il portatore di handicap deve essere percepito come cittadino e non come malato, frequentando gli spazi del tempo libero si gettano le basi per una vera accettazione della diversità.
La riabilitazione è stata sempre intesa come un processo multiforme e pluridimensionale: ossia non solamente come momento medico ma sociale, educativo, culturale e lavorativo; proponendo conferenze, studi, corsi di aggiornamento volti alla soluzione dei problemi relativi alla prevenzione, cura e riabilitazione dell’handicap con particolare riferimento alle patologie encefaliche.
La Sezione ha lavorato con particolare attenzione per costruire una cultura sociale attenta all’integrazione dei disabili.
Abbiamo promosso il lavorare insieme ad altre persone e non soltanto “a favore”; il guardare e il rimarcare gli aspetti positivi e le qualità che ciascuno ha e non ciò che gli manca.
Abbiamo realizzato incontri pomeridiani, feste, gite, pizze con la partecipazione di giovani volontari, in modo da offrire ai nostri ragazzi la possibilità di allacciare nuovi rapporti al di fuori del mondo della famiglia e delle istituzioni, l’approfondimento dei propri interessi, la scoperta dei propri desideri come momenti ugualmente fondamentali della propria vita.
I nostri assistiti continuano ad usufruire della concessione demaniale di “Marinella” dove praticano talassoterapia ed elioterapia.
Nella nostra zona, riteniamo sia l’unico tratto di mare e di spiaggia accessibile ai disabili su sedia a rotelle.
Ogni anno, alcuni disabili partecipano ai pellegrinaggi organizzati dall’UNITALSI a Lourdes ed a Siracusa.
Restano sempre alti ed annosi i crediti per i trasporti nei confronti dei comuni con i quali siamo stati costretti, nostro malgrado, ad attivare delle procedure legali finalizzate al relativo recupero.
E’ necessario sempre più recuperare lo spirito del volontariato.
Abbiamo in noi le intelligenze, le forze, la capacità per far si che il che il sogno di coloro che hanno fondato l’A.I.A.S. e di coloro che l’hanno fatta grande prosegua nello sviluppo e nel rafforzamento delle strutture e dei principi.
Il nostro personale ringraziamento va a quanti, consiglieri, revisori dei Conti, genitori, si sono impegnati nello sviluppo della Sezione con creatività, coraggio, perseveranza, professionalità, generosità e volontà di creare servizi che rispondano alle esigenze dei disabili.
Ai dirigenti, ai collaboratori professionisti, agli operatori, va la nostra gratitudine per l’impegno, la competenza e l’amore con cui hanno lavorato.
Come uomo, come cittadino, come familiare, come Presidente della Sezione desidero ringraziare Dio che ci è stato vicino in ogni circostanza e voi, amici, per l’amore che avete per questa Associazione.
PARTECIPAZIONE ORGANISMI NAZIONALI, REGIONALI E LOCALI
- L’AIAS intrattiene rapporti con gli organi legislativi regionali, nazionali ed internazionali e con gli Enti locali e interviene in sede legislativa ed operativa in funzione delle istanze dei disabili e delle loro famiglie;
- dal 1998 l’AIAS è parte integrante della COFACE, la Confederazione delle Organizzazioni Familiari dell’Unione Europea;
- l’AIAS Sede Centrale fa parte del Comitato Nazionale per le Politiche dell’Handicap, istituito ai sensi della legge 104/92 presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, e dell’Osservatorio Permanente per l’integrazione degli alunni con disabilità, con compiti consultivi e propositivi attinenti alle problematiche interistituzionali e interprofessionali relative all’integrazione degli alunni con disabilità in ogni ordine e grado di scuola;
- l’AIAS di Agrigento fa parte del “Gruppo di lavoro interistituzionale Provinciale” (GLIP) art. 5 della legge 104/92 e svolge compiti di consulenza e di collaborazione con gli Enti locali e con le Aziende Sanitarie Locali per l’impostazione e l’attuazione dei piani individualizzati e l’integrazione degli alunni con difficoltà di apprendimento;
- la Sezione di Agrigento è parte del Comitato consultivo aziendale dell’ASP di Agrigento (ai sensi dall’art. 9 della legge regionale 14 aprile 2009 n. 5) quale operatore dei servizi sanitari nell’ambito territoriale di riferimento;
- L’A.I.A.S. Sezione di Agrigento fa parte della consulta delle Associazioni dei disabili istituita presso il Comune di Agrigento, al fine di tutelare e promuovere gli interessi morali e materiali delle persone con disabili
INFORMAZIONI IDENTIFICATIVE DELL’ASSOCIAZIONE
Denominazione: A.I.A.S. Sezione di Agrigento
Forma giuridica: Ente riconosciuto giuridicamente con decreto presidenziale 28 maggio 1968 n. 1070
Iscrizioni: associazione di promozione sociale iscritta al n. 16 Reg. Naz. L. 383 del 7/12/2000
Codice Fiscale: 80004140846
Sede legale ed operativa: Agrigento, Via Matteo Cimarra n. 39
Telefono e fax: 0922603056
Email: aiasagrigent@tiscali.it
PEC: aiasagrigento@pec.it
Sito web: www.aiasagrigento.it
ACCREDITAMENTO ISTITUZIONALE E CONVENZIONE
L’AIAS Sezione di Agrigento è accreditata come struttura sanitaria nella Regione Siciliana per:
-138 terapie ambulatoriali
-39 terapie domiciliari
– 30 terapie extramurali
– 20 posti Centro Diurno
In atto il centro è convenzionato per 95 trattamenti ambulatoriali, 35 prestazioni domiciliari, 10 extramurali e 10 assistiti nel centro diurno.
RISORSE UMANE AL 31/12/2020
Numero |
Maschi |
Femmine |
|
Operatori |
57 |
14 |
41 |
Nel 2020, come negli anni precedenti, le donne impiegate nei vari servizi riabilitativi della nostra Associazione sono più numerose degli uomini. Le figure professionali e le mansioni del settore sanitario ed, in particolare, riabilitativo, sono ricoperte in modo preponderante dalle donne.
PRESTAZIONI RIABILITATIVE
In atto, il servizio riabilitativo in oggetto accoglie utenti di ogni età, con diversi tipi di patologie. In particolare:
- Autismo, psicosi e disturbi pervasivi dello sviluppo, per i quali si erogano prestazioni di neuroriabilitazione, psicomotricità e logopedia;
- Disturbi della coordinazione motoria, per i quali si erogano prestazioni di neuroriabilitazione, fisiokinesiterapia e psicomotricità ;
- Ritardo mentale, per il quali si erogano prestazioni di neuroriabilitazione, psicomotricità e logopedia;
- Paraplegie ed emiplegie, per le quali si erogano prestazioni di neuroriabilitazione e fisiokinesiterapia;
- Anomalie cromosomiche, per le quali si erogano prestazioni di neuroriabilitazione, fisiokinesiterapia, psicomotricità e logopedia;
- Malformazioni congenite, per le quali si erogano prestazioni di neuroriabilitazione, fisiokinesiterapia, psicomotricità e logopedia;
- Sordità neurosensoriali, per le quali si erogano prestazioni di logopedia;
- Distrofie muscolari, per le quali si erogano prestazioni di neuroriabilitazione e fisiokinesiterapia;
- Sclerosi multipla, per la quali si erogano prestazioni di neuroriabilitazione e fisiokinesiterapia;
- Paralisi cerebrali infantili, per le quali si erogano prestazioni di neuroriabilitazione, fisiokinesiterapia, psicomotricità e logopedia.
PRESTAZIONI RIABILITATIVE 2018-2019-2020
Di seguito, si riportano alcuni indicatori che evidenziano la flessione in negativo del numero di prestazioni riabilitative erogate nell’anno 2020.
Detta flessione è legata naturalmente al particolare momento congiunturale di pandemia da Covid-19.
2018 |
2019 |
2020 |
|
Terapie ambulatoriali |
24946 |
24019 |
10265 |
Terapie domiciliari |
10639 |
10633 |
3921 |
Terapie extramurali |
4039 |
3921 |
740 |
Presenze CentroDiurno |
2567 |
2552 |
1585 |
SICUREZZA E VIGILANZA COVID-19
Nel mese di Giugno 2020 abbiamo provveduto a nominare, come previsto dalla normativa anti-Covid, un referente per la prevenzione ed il controllo delle infezioni correlate all’assistenza (ICA) ed un referente sanitario specificatamente per COVID-19; abbiamo adottato un protocollo interno di regolamentazione delle misure per il contrasto ed il contenimento della diffusione del virus covid-19; abbiamo elaborato un’appendice integrativa al Documento di Valutazione dei Rischi; abbiamo formato gli operatori alla corretta adozione delle misure di prevenzione e sicurezza; abbiamo organizzato numerosi incontri con il personale tecnico, al fine di istruirlo sui protocolli e le procedure interne, come concordate con l’ASP di Agrigento.
Dopo numerosi ed approfonditi confronti con gli uffici competenti dell’Asp di Agrigento, anche al fine di verificare l’adeguatezza dei protocolli elaborati con l’ulteriore normativa regionale pervenuta in data 15/06/2020, è stato possibile programmare e concordare con la Commissione U.V.R. la riorganizzazione delle attività relative ai vari servizi riabilitativi.
Per quanto riguarda il servizio riabilitativo ambulatoriale, le terapie si svolgono su più turni nell’arco dell’interna giornata; ogni turno prevede l’utilizzo di ambienti diversi, i quali vengono utilizzati in alternanza tra un turno ed il successivo, in modo tale da consentire un agevole svolgimento delle operazioni di sanificazione.
La riorganizzazione delle attività del centro diurno prevede la divisione degli utenti in carico (n. 10) in due gruppi, articolati su due turni giornalieri (mattina e pomeriggio).
La permanenza dell’utente nella struttura non è inferiore a n. 4 ore per turno.
In merito alla gestione dei pasti, vengono messe in atto misure che consentono di ridurre al minimo la compresenza degli utenti nei locali adibiti a mensa, prevedendo una turnazione degli ospiti, una adeguata aereazione dei locali, una corretta sanificazione degli ambienti prima di ogni turno di accesso.
Le prestazioni riabilitative ambulatoriali e del Centro Diurno si svolgono in ambienti dotati di adeguati requisiti di ventilazione e ricambio dell’aria. Le operazioni di Triage vengono effettuate all’esterno della struttura. E’ vietato l’accesso agli accompagnatori ed ai familiari degli assistiti.
Per l’effettuazione delle terapie domiciliari, viene richiesto, ove possibile la predisposizione di una stanza dotata di finestre ed arieggiata prima della terapia, nella quale dovrà essere presente una superficie di appoggio disinfettata con soluzione alcoolica 70% per posare gli eventuali ausili e un contenitore o sacco per rifiuti indifferenziati. Nella stanza predisposta per la visita non deve essere presente nessun altro oltre al paziente ed all’eventuale caregiver se necessario.
Il paziente, compatibilmente con il quadro clinico e gli interventi da seguire, indossa una mascherina chirurgica ed i guanti. I familiari devono mantenere la distanza di almeno un metro e mezzo e indossare la mascherina chirurgica.
Prima di effettuare la prestazione, l’operatore deve comunque verificare quanto già dichiarato dal paziente o dal caregiver durante il triage telefonico in merito a sintomi ed anamnesi. E’ espressamente previsto l’obbligo di astenersi dal trattamento riabilitativo in presenza di febbre (oltre 37.5°) o altri sintomi influenzali e di chiamare il proprio medico di famiglia e l’autorità sanitaria.
Prima della ripresa dell’attività riabilitativa, dopo eventuali periodi di assenza, viene effettuato pre-triage telefonico all’utenza, per individuare il livello di rischio, verificando la presenza di sintomi attuali o recenti (febbre, tosse, dispnea, anosmia, ageusia) nel paziente e nei genitori e in altri conviventi, l’eventuale esposizione a soggetti positivi e il livello di isolamento mantenuto negli ultimi giorni/settimane.
In ogni caso, prima di sottoporsi alla singola prestazione riabilitativa, ogni utente viene sottoposto a triage, attraverso la rilevazione della temperatura corporea con termometri a infrarossi e la compilazione della autodichiarazioni sullo stato di salute.
L’accesso di fornitori esterni avviene secondo modalità, percorsi e tempistiche ben definite dall’azienda; per le attività di carico/scarico si rispetta il previsto distanziamento. I fornitori o altri soggetti (personale delle poste etc.) possono consegnare merce, documenti o altro esclusivamente all’ingresso della struttura. I soggetti autorizzati (manutentori, installatori etc.) con necessità di entrare nella struttura fissano un appuntamento telefonico e prima di entrare devono compilare la “scheda raccolta dati operatore esterno”, verificare la temperatura corporea, indossare la mascherina chirurgica, i guanti e disinfettare la suola delle scarpe.
E’ stata potenziare la pulizia giornaliera e la sanificazione di tutti gli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni e di svago. In particolare, le superfici di ambienti ed attrezzature a maggior rischio di contatto vengono sanificate al termine di ogni utilizzo con trattamento specifico antibatterico.
Gli spazi di lavoro sono stati rimodulati nell’ottica di garantire il distanziamento di sicurezza. Per gli ambienti dove operano più lavoratori contemporaneamente sono state adottate soluzioni innovative come ad esempio il riposizionamento delle postazioni di lavoro adeguatamente distanziate tra loro e l’introduzione di barriere separatorie (pannelli in plexiglass, mobilio, ecc.).
Gli operatori prima di prendere servizio, provvedono a igienizzare le mani con gel disinfettanti o soluzioni idro-alcoliche, igienizzare le suole delle scarpe; indossare i DPI previsti, sottoporsi a triage (rilevare la temperatura corporea attraverso termometri a infrarossi e rilasciare autodichiarazioni).
Abbiamo provveduto a preparare gli ambienti, anche attraverso l’apposizione della segnaletica necessaria e la riorganizzazione dei percorsi di ingresso ed uscita nella struttura, cosi come previsto nel protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto ed il contenimento della diffusione del virus covid-19. Sono state messe a disposizione di utenza ed operatori in più locali gel disinfettanti o soluzioni idro-alcoliche (sale attesa, ambulatori, box, palestre, ecc.).
E’ stato necessario anche procedere ad un aggiornamento delle procedure relative al trattamento dei dati personali degli operatori e degli assistiti, in considerazione del fatto che l’applicazione dei nuovi protocolli comporta la diffusione di dati sensibili diversi dalle ordinarie procedure.
Si è provveduto, quindi, alla formazione degli operatori sulle predette nuove procedure. Il servizio sociale, in particolare, si è occupato delle attività di informazione e compilazione dei nuovi modelli da parte degli utenti e delle famiglie.
Si provvede regolarmente all’approvvigionamento dei DPI previsti dai protocolli di sicurezza.
Periodicamente, si provvede alla compilazione delle dichiarazioni sostitutive di certificazione sullo stato di salute da parte dei vari operatori impegnati nei servizi riabilitativi e si effettua uno screening per la ricerca di eventuali positività al Covid 19 attraverso la somministrazione di test sierologici e tamponi rapidi agli operatori ed agli utenti.